Tè matcha

Storia

Il te matcha pare essere nato in Cina più di mille anni fa. Fu solo nel 1191 che un monaco buddista portò in Giappone i semi di questo particolare tè verde e la tradizione di consumarlo ridotto in polvere. Da quel momento la diffusione del tè matcha nel paese del sol levante fu inarrestabile, tanto da farlo diventare il protagonista della importante cerimonia buddista del tè.

Caratteristiche

Il tè matcha è uno dei tè più pregiati e conosciuti al mondo. Si tratta di una varietà di tè verde che proviene da piantagioni coltivate al riparo dal sole. Le prime foglioline e il germoglio vengono raccolte a mano, e vengono successivamente esposte al vapore in grandi cesti per bloccarne la fermentazione. Passata questa fase vengono essiccate e ridotte in polvere attraverso la macinatura tramite mulini a pietra. Si ottiene così una polvere molto sottile, con una consistenza simile alla cipria e di un intenso colore verde smeraldo. Il tè matcha si trova in commercio in due tipologie: usucha, da foglie raccolte su piante con meno di 30 anni, e koicha, prodotto con foglie di piante che superano i 30 anni.  La seconda è molto più dolce, consistente e pregiata della prima, ed è quella tradizionalmente utilizzata nella cerimonia del tè.

Proprietà

Il te matcha viene preparato per sospensione e non per infusione. Questo gli conferisce una maggior concentrazione di sostanze rispetto agli altri tè.

Da anni se ne decantano gli influssi positivi sul nostro organismo. Si tratta infatti di un tè molto ricco di antiossidanti, preziosi alleati contro l’invecchiamento. Ma è anche un’ottima fonte di  vitamine B1, B2 e C, beta-carotene, sali minerali e polifenoli. Oltre a questo protegge la pelle e aiuta lo stato di buona salute dell’apparato digerente. Ha anche un elevato contenuto di caffeina.

Impieghi

La particolarità del tè matcha è che non va infuso come gli altri, ma agitato velocemente in acqua calda, meglio se con un frustino di bambù. In Giappone è il tè utilizzato per la particolarissima cerimonia del tè buddista.

Negli ultimi anni però questa polvere è diventata un vero e proprio ingrediente in cucina, sia nelle preparazioni salate che in quelle dolci. Dal gelato ai biscotti, passando per le capesante e il salmone, ci sono moltissimi impieghi diversi possibili oggi per questo tè.

Suggerimenti

Meglio non esagerare con il tè matcha: il suo contenuto in caffeina ne sconsiglia l’uso in elevate quantità in quanto potrebbe causare tremori e palpitazioni o indigestione. Va inoltre evitato in tutti quei casi nei quali l’assunzione di caffè non sia consigliata. Va posta anche particolare attenzione alla sua assunzione in concomitanza con terapie farmacologiche.

Il tè matcha si trova ormai facilmente nei negozi più forniti, oppure on line. Si conserva all’interno delle sue confezioni in luogo fresco e asciutto, anche se alcune fonti consigliano la conservazione direttamente in frigorifero, per preservare al meglio il suo aroma.

Ricette

Ciambelline alle mandorle con glassa al tè matcha

Fragole al cioccolato bianco e tè Matcha

Smoothie alla mela verde, avocado, finocchio e tè Matcha

 



Commento

This post was last modified by Sara Viterbi on 19 Gennaio 2016.

  • 11 Gennaio 2016 @ 15:56:03
  • 11 Gennaio 2016 @ 15:55:59 [Salvataggio automatico]
  • 11 Gennaio 2016 @ 10:06:22

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