Amaranto

Storia

L’Amaranto è uno dei cereali – o meglio pseudo cereali –  più antichi della storia dell’umanità. Utilizzato già in epoca pre-colombiana, era diventato così importante per le popolazioni indigene dell’America Latina che i suoi semi entravano con pieno diritto nei rituali pagani dell’epoca. Durante l’occupazione spagnola viene bandito dai campi e dalle tavole, tanto da rischiare quasi l’estinzione. Oggi si assiste alla sua riscoperta, grazie soprattutto a proprietà nutritive di tutto rispetto.

Caratteristiche

Si tratta di una pianta erbacea appartenete alla famiglia delle Amaranthaceae. La sua origine viene fatta risalire al territorio del Sud America, Messico in particolare. Se ne mangiano i semi che sono molto piccoli e leggeri, di forma lenticolare e con un colore che può variare dal marrone al bianco. Essendo completamente privo di glutine, l’amaranto è un alimento adatto anche ai celiaci e agli intolleranti. Ciò nonostante è molto ricco di proteine di alta qualità, e quindi adatto come fonte proteica vegetale, oltre che di un amminoacido fondamentale come la Lisina.

Proprietà

L’amaranto è un cibo facilmente digeribile e contemporaneamente molto nutriente. Per questo viene spesso consigliato per lo svezzamento, per l’alimentazione in convalescenza e nella dieta delle persone anziane. Oltre a questo aiuta l’intestino pigro grazie alla ricchezza in fibre e alla sostanza gelatinosa ricca di mucillagini che si forma durante la cottura. La sua ricchezza in calcio ne fa anche un valido alleato contro l’osteoporosi.

Impieghi

L’amaranto si usa principalmente all’interno di zuppe, specialmente mescolato a cereali quali miglio e grano. Tostato con un filo d’olio produce dei piccoli e simpatici popcorn. Con la sua farina invece si possono realizzare diversi prodotti da forno, come ad esempio i biscotti, adatti al consumo anche da parte delle persone affette da celiachia. Nei paesi dove viene coltivato, vengono consumate anche le foglie, molto ricche in ferro. Si possono mangiare crude in insalata, oppure previa bollitura.

Suggerimenti

Essendo priva di glutine, la farina di amaranto non riesce a lievitare. Per questo è buona norma mescolarla ad altre farine, come quella di frumento, per la realizzazione di prodotti lievitati.

Ricette

Flan di amaranto con caponata

Crocchette di lupini e amaranto con salsa montata allo zenzero

Maltagliati di buccia di Parmigiano Reggiano in Polentina all’amaranto

Spaghetti all’aglianico con semi d’amaranto

 



Commento

This post was last modified by Sara Viterbi on 19 Gennaio 2016.

  • 5 Gennaio 2016 @ 17:36:21
  • 4 Gennaio 2016 @ 15:52:56

This post was created by Il Cucchiaio d'Argento on 4 Gennaio 2016.