Manna

Storia

La storia della manna si perde nella notte dei tempi. La troviamo citata anche nella Bibbia, nel famoso episodio in cui il popolo d’Israele, guidato da Mosè fuori dall’Egitto, riesce a sfamarsi nel mezzo del deserto proprio grazie alla manna. Anche greci e romani la conoscevano molto bene, con il nome di miele di rugiada. Da noi purtroppo la produzione sta drasticamente calando, tanto che in Sicilia, patria della manna italiana, è stato istituito il Presidio Slow Food per la sua tutela.

Caratteristiche

La manna è un prodotto che si ottiene dalla solidificazione della linfa elaborata di alcune specie del genere Fraxinus. La specie storica utilizzata è senza dubbio l’orniello, seguita dal frassino ossifillo. Il primo fornisce una manna di qualità migliore, il secondo invece, a fronte di una qualità minore, produce molto di più. Negli ultimi anni queste due specie sono state affiancate dal Verdello, in grado di dare qualità e quantità.

La manna si estrae grazie a sapienti incisioni sulla pianta, da cui la linfa fuoriesce per poi cristallizzare. Esistono tre tipi di manna: la manna cannolo, la migliore, quella che assomiglia a una stalagmite e cristallizza senza entrare in contatto con il fusto; la manna rottame, staccata dal tronco con un attrezzo chiamato rasula; la manna in sorte, che si accumula ai piedi dell’albero in appositi contenitori approntati allo scopo, spesso costituiti da foglie di fico d’india. Oggi, per agevolare la formazione della manna cannolo, si fa largo uso di fili di naylon, attorno a cui la linfa si rapprende e cristallizza.

Proprietà

La manna è costituita per la maggior parte da mannitolo, sostanza dal sapore zuccherino, oltre che da  glucosio, fruttosio e sali minerali. Viene largamente utilizzata dall’industria farmaceutica e da quella cosmetica per la sua capacità di ammorbidire la pelle e attenuare le rughe.

È un lassativo naturale, ma funziona molto bene anche per i malanni della stagione fredda grazie alle sue proprietà fluidificanti, espettoranti ed emollienti.

Impieghi

Oltre ai già citati impieghi in campo farmaceutico e cosmetico, che assorbono circa il 40% della produzione, la manna trova spazio anche in cucina grazie alle sue proprietà dolcificanti. Finisce in  panettoni, nel pane dolce e torte di vario tipo. Ma può essere utilizzata anche in marmellate, in gelati, budini, biscotti. Si sposa bene anche con il cioccolato, oltre che con alcuni tipi di carne, come quella di maiale.

Suggerimenti

La manna, a dosi elevate, è un ottimo lassativo naturale. Ne bastano 40 grammi sciolti in 100 ml d’acqua per creare un infuso gradevole a bersi e dall’efficacia garantita. Per questo uso si consiglia di utilizzare la manna cannolo, facilmente acquistabile nelle erboristerie.

Curiosità

Il Presidio slow Food riunisce alcuni coltivatori di frassino da manna che si sono dati un disciplinare con l’obiettivo di migliorare la tecnica di raccolta (aumentando così il raccolto di manna di elevata qualità) e di garantire la manna naturale contro le molte contraffazioni.

 

Foto: Il frassino



Commento

This post was last modified by Sara Viterbi on 25 Gennaio 2016.

  • 25 Gennaio 2016 @ 17:04:32
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