La camomilla nell’immaginario collettivo è legata indissolubilmente a un dolce riposo, a sogni piacevoli, al relax. Ma è solo uno dei tanti usi terapeutici a cui si presta questa pianta, che in nomenclatura binomiale prende il nome di Matricaria chamomilla, più comunemente conosciuta come camomilla comune. In realtà ci sarebbe anche la camomilla romana, meno diffusa e meno coltivata, che però corrisponde a un’altra specie: Anthemis nobilis. Entrambe le camomille appartengono alla famiglia delle Asteraceae
Storia
La camomilla comune deve il suo nome al fatto di avere un profumo che ricorda quello di alcuni tipi di mela. Chamomilla deriverebbe infatti dal greco chamàimelon, termine composto da chamài, cioè piccolo e mèlon, ossia mela. Matricaria invece pare essere dovuto al fatto che la camomilla veniva utilizzata per una presunta azione positiva sulla muscolatura delle donne partorienti. Nell’antichità era considerato simbolo di forza per combattere le avversità, oltre che fonte di calma, tanto che tracce di polline di camomilla sono state trovate nella tomba del faraone Ramses II, probabilmente per dargli la forza di affrontare il viaggio verso l’aldilà.
Caratteristiche
Oggi è una pianta dal largo uso in campo erboristico. Basta pensare che la sola Italia ne consuma annualmente una quantità variabile fra le 1.000 e le 1.200 tonnellate, quantità che si potrebbe ricavare dalla coltivazione di circa 1.500 ettari. In realtà la produzione interna è molto più bassa e circa il 75% della camomilla che consumiamo arriva dall’estero.
La camomilla comune è una pianta annuale con un fusto che arriva ai 50 centimetri di altezza e che cresce un po’ in tutta Italia allo stato spontaneo, dal livello del mare fino alla regione submontana. Il fusto è eretto, leggermente prostrato alla base, con foglie profondamente divise. Le infiorescenze di forma conica sono dei capolini costituiti da fiori gialli al centro e da fiori bianchi ligulati verso l’esterno. A maturità la camomilla si riconosce perché i fiori bianchi si piegano verso il basso. I fiori vanno raccolti a inizio fioritura, in giornate assolate e asciutte. Vanno messi ad essiccare subito in un locale asciutto e buio. Si conservano senza tanti problemi per un anno in vasi di vetro lontano dalla luce del sole.
Proprietà
La camomilla è da sempre usata per le sue proprietà antispasmodiche per calmare le coliche intestinali e dolori derivati da cattiva digestione. Aiuta inoltre a ricostituire la flora batterica eventualmente alterata da malattie o terapie. Nei bambini si usa per calmare i dolori dovuti ai denti che spuntano, negli adulti per trattare casi di congiuntivite. Le sue proprietà si sfruttano anche per calmare irritazioni cutanee e problemi alla cavità orale. In cucina la camomilla trova spazio talvolta nella creatività di grandi chef, spesso come ingrediente di risotti, ma anche in torte e creme, cui dona una nota caratteristica e piacevole.
This post was last modified by Sara Viterbi on 19 Gennaio 2016.
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