La pastinaca è una radice che fa parte della stessa famiglia delle carote.
Storia
L’origine del suo nome ha diverse spiegazioni: chi la fa derivare dal greco panakeia, parola composta da pan (tutto) e akos (rimedio), da cui l’italiano panacea, chi invece dal latino pastus, che in latino vuol dire pascolo a ricordare uno dei luoghi dove cresce la pianta, chi ancora da pastinare, ossia scavare. Fino al ‘500 la pastinaca, ombrellifera dal colore bianco e dimensioni importanti, era fissa sulle tavole imbandite. Nel XVII secolo gli olandesi selezionarono a partire da un seme africano una nuova varietà di carota, dolce, croccante e soprattutto arancione, in onore della casa reale degli Orange, quindi la pastinaca iniziò a scomparire da tavole e mercati.
Caratteristiche
Proprietà
Il valore nutrizionale della pastinaca è equiparabile a quello della patata, anche se rispetto a quest’ultima è maggiore l’apporto in sali minerali, fibre, vitamine. L’apporto calorico è di 75 kcal per 100 grammi di prodotto, mentre il contenuto in fibra è molto elevato, pari a circa il 12-13%. La pastinaca contiene anche buoni livelli di vitamina C, oltre che calcio, ferro, rame, potassio, fosforo, zinco e manganese. Ha buoni contenuti anche di antiossidanti, principalmente il falcarinolo, che però ad alte dosi risulta tossico, oltre che provocare allergia nei soggetti più sensibili.
Impieghi in cucina
Si consuma sia cruda che cotta. Cruda, la si può grattuggiare, tagliare a julienne o utilizzare assieme alle altre verdure in vivaci pinzimoni. Cotta invece finisce in minestre, spesso per sostituire la
Ricette
Quenelles di purè di pastinaca
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This post was last modified by Sara Viterbi on 3 Agosto 2016.
- 3 Agosto 2016 @ 11:38:24
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