Il tentativo che fecero gli europei di mangiare le foglie della patata non agevolò molto la diffusione della patata nel nostro continente. La estorsero gli spagnoli di Pizarro agli Incas, che la coltivavano fino a grandi altitudini, ben oltre i 4000 metri. Ma il contenuto in solanina delle foglie provocò agli sventurati assaggiatori nausea, vertigini, e un poderoso mal di testa. Quando anche da noi capirono che in realtà si dovevano mangiare i i tuberi, la patata continuò a essere guardata con sospetto, tanto da considerala demoniaca per il solo fatto di fruttificare sottoterra, e di non essere nemmeno nominata dalla bibbia.
Storia
Ne sono passati di anni da quel XVI secolo, e la patata è diventata uno dei pilastri dell’alimentazione mondiale, importante tanto per i ricchi quanto per i poveri. La diffusione è passata attraverso Parmentier, che la rese famosa alla corte di Francia, e i Padri Minimi liguri, che verso la fine del ‘700 ne consigliarono la coltivazione a tutti i parroci rurali della Serenissima Repubblica di Genova, dando il via alla sua coltivazione massiccia anche in Italia.
Caratteristiche
Il nome scientifico della patata è Solanum tuberosum, pianta erbacea della famiglia delle Solanaceae, la stessa di peperoni, melanzane, pomodori e tabacco. Le patate possono essere suddivise in due diverse tipologie: quelle a pasta bianca e quelle a pasta gialla. Difficile, se non impossibile, distinguerle dall’esterno, in quanto la buccia assume diverse tonalità di marrone. Le patate a pasta bianca sono più farinose, poiché molto ricche di amido. Per queste caratteristiche si prestano molto bene alla preparazione di purè e gnocchi. Quelle a pasta gialla sono invece più sode e meno ricche di amido. Per queste loro caratteristiche sono perfette per la frittura e l’arrostitura in tegame o al forno. Esistono poi anche le curiosità, come le patate viola o quelle blu. Fra le viola capita di trovare le Vitellote, di origine peruviana, coltivate in Francia e reperibili talvolta anche in Italia a prezzi più alti.
Difficile elencare tutte le patate tipiche italiane: ogni regione, ogni provincia ha le proprie. Tra le più famose, si trovano la patata di Bologna, unica DOP del suo genere in Italia e quella della Sila, insignita invece dell’IGP. Ci sono anche le patate dorate delle terre rosse del Guà o quelle di Rotzo in Veneto, le patate di montagna della provincia di Torino, le patate trentine di montagna, la Quarantina bianca genovese, la rossa di Cetica in Toscana e quelle di Siracusa, in Sicila.
Proprietà
Le patate sono da conservare con cura per evitare che germoglino o che formino macchie verdastre, sintomo di presenza di solanina. L’ideale è stoccarle in cassette di legno in un ambiente buio, aerato e con temperature basse, caratteristiche tipiche di ogni buona cantina. Per piccole quantità si può utilizzare la parte bassa del frigorifero. La solanina è presente anche nei fiori, nei frutti, nel fusto e nella buccia, che va infatti eliminata.
Ricette
Torta di patate al forno croccanti
Tacos di rosti con insalata di pollo
Wiki correlati
This post was last modified by Elena Poggi on 17 Dicembre 2015.
- 17 Dicembre 2015 @ 15:13:05
- 17 Dicembre 2015 @ 09:26:04
- 16 Dicembre 2015 @ 10:52:06
- 16 Dicembre 2015 @ 08:36:58
- 15 Dicembre 2015 @ 17:39:30
- 15 Dicembre 2015 @ 17:17:18
- 15 Dicembre 2015 @ 17:04:01
- 15 Dicembre 2015 @ 16:08:05
This post was created by Il Cucchiaio d'Argento on 15 Dicembre 2015.
Commento