Lo chiamano il fiore d’inverno perché le foglie screziate e la forma che assume ricordano proprio un fiore. Il radicchio è una verdura fra le più conosciute e diffuse in Italia.
Storia
La leggenda narra di un uccellino, che depositò i semi del prezioso ortaggio sul campanile di Dosson, nella campagna trevigiana, affinché se ne occupassero i frati. Dal lì alla coltivazione in larga scala il passo fu breve, così come fu casuale la scoperta della tecnica dell’imbianchimento, frutto della dimenticanza di un carico di radicchio da parte di un contadino.
La realtà è leggermente diversa: di radicchio, o meglio di lattughe venete rosse, parlano già testi latini, mentre le prime menzioni di questo ortaggio risalgono alla seconda metà dell’800, anche se pare che la varietà oggi coltivata sia nata prima, nel XVI secolo, proprio a Dosson. Il perfezionamento della tecnica dell’imbianchimento si deve invece a Francesco Van den Borre, botanico e progettista di giardini olandese, presente in terra trevigiana fra il 1860 e il 1870. Chiamato a realizzare un giardino, applicò al radicchio le stesse tecniche di lavorazione utilizzate per l’indivia belga.
Caratteristiche
Il Radicchio Rosso di Treviso è a tutti gli effetti una cicoria, coltivato in un ampio territorio fra le provincie di Treviso, Padova e Venezia. Almeno per quello etichettato come IGP, status di tutela europea raggiunto nel 1996. Esistono in commercio il Radicchio Rosso di Treviso precoce e quello tardivo. Quello precoce, disponibile fin dal primo settembre circa, è il meno pregiato fra i due. Si presenta in grossi cespi allungati, con la foglia molto più larga del tardivo, con una lunga costola centrale bianca. Il gusto è leggermente più amaro dell’altro. Si ottiene legando i cespi di radicchio direttamente in campo nel corso dell’estate. In questo modo si ottengono foglie più bianche e più croccanti. È molto adatto alla cottura ai ferri, ma viene utilizzato anche per altre preparazioni, crude e cotte.
Il vero protagonista della tavola invernale è, però, il tardivo, più pregiato, più costoso, ma anche più difficile da ottenere. La raccolta inizia più tardi, verso metà novembre, dopo che l’ortaggio ha subito almeno due brinate. Le foglie sono lunghe, affusolate, con una bella costa bianca centrale e lembi di colore rosso vinoso. Il tardivo è il
Proprietà
Dal punto di vista nutrizionale è ricco di antiossidanti, preziosi alleati della lotta all’invecchiamento, povero di calorie e con un buon contenuto di vitamine, come la A, B1 e la B2.
Impieghi
Il Radicchio Rosso di Treviso tardivo è molto versatile in cucina: lo si può consumare crudo, a ravvivare le insalate invernali, oppure cotto, nell’immancabile risotto o come accompagnamento di molti piatti di carne, all’interno di torte salate, alla griglia.
Ricette
Riso rosso con zucca caramellata e radicchio
Insalata di radicchio e finocchio al pompelmo
Rotolo di coniglio al radicchio e speck
Flan di caprino con radicchio marinato al balsamico
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This post was last modified by Elena Poggi on 17 Dicembre 2015.
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