Storia
Il termine gomasio deriva dal giapponese goma (semi di sesamo) e shio (sale). Le sue origini vanno cercate proprio in Giappone, dove da secoli viene utilizzato comunemente come condimento per i piatti.
La sua attuale diffusione in tutto il mondo è dovuto in parte al successo crescente della cucina giapponese, ma anche dal suo largo utilizzo nella cucina macrobiotica. Oggi è un condimento di facile reperibilità e di largo uso in tutti i tipi di cucina.
Caratteristiche
Il gomasio è un condimento tipico delle cucine orientali composto da una miscela di sale marino e sesamo leggermente tostato, che vengono pestati e mescolati in proporzioni variabili. A questi due componenti fondamentali si possono aggiungere anche altri ingredienti come alghe o erbe aromatiche.
Proprietà
Il gomasio permette di ridurre il quantitativo di sale da utilizzarsi per condire i piatti, quindi è indicato in caso di ipertensione o in generale nelle diete che devono essere povere di sodio. È una buona fonte di acidi grassi, come i famosi omega 3 e omega 6, oltre che di sali minerali, in particolare il calcio. L’unica controindicazione è data dall’elevato apporto calorico dei
Impieghi
Il gomasio si impiega alla stregua del sale, per insaporire qualsiasi tipo di pietanza.
Suggerimenti
Il gomasio si può tranquillamente acquistare, in diverse varianti, nei negozi specializzati in prodotti biologici. Ma si può fare anche a casa, con gli strumenti giusti. Dotatevi di Suribachi (piccolo mortaio in ceramica dall’interno zigrinato) e del suo Surikogi (pestello in legno). Pesate una dose di sale marino grosso integrale e sette parti di
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This post was last modified by Sara Viterbi on 21 Ottobre 2016.
- 21 Ottobre 2016 @ 17:14:44
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