Il nome dei coriandoli che invadono le nostre strade durante il Carnevale deriva dal fatto che un tempo dai carri di carnevale si lanciavano proprio i semi del coriandolo, ricoperti di zucchero colorato. Fu un milanese nel 1800 a pensare di sostituirli con dei piccoli dischetti di carta bianca, derivanti dalla lavorazione della lettiera dei bachi da seta.
Il coriandolo somiglia al prezzemolo, ma il profumo “punge” di più.
Caratteristiche
Il coriandolo, oggi, non si usa più a carnevale, ma solo ed esclusivamente a scopi alimentari. Sembra sia la spezia più coltivata al mondo, ed anche una delle più antiche, visto che i suoi semi sono stati ritrovati raffigurati anche nelle piramidi egiziane. Il Coriandrum sativum fa parte della famiglia delle Apiaceae e si tratta di una pianta erbacea annuale che può anche raggiungere l’altezza di 70 centimetri. Originaria della zona del Mediterraneo, ne parlano a vario titolo Aristofane, Teofrasto e Ippocrate in Grecia, Plinio e Columella a Roma. È una pianta, insomma, che pare molto gradita nell’antichità, ma che anche oggi si difende in quanto a notorietà.
Facile da coltivare anche nel balcone di casa, in Italia il suo uso in cucina è quasi esclusivamente limitato all’aggiunta dei piccoli ma aromatici semi. Le foglie infatti sprigionano un forte odore di cimice quando vengono tagliate, che scompare molto velocemente quando vengono aggiunte a un liquido caldo, come una minestra o una zuppa. Questo le rende compagne insostituibili di molte zuppe orientali e attribuisce al coriandolo il nome di
Proprietà
Ai semi di coriandolo vengono attribuite proprietà benefiche nei confronti dell’apparato digerente, in particolare per lenire le coliche addominali, le difficoltà digestive e il gonfiore. Ha anche effetto fungicida e antibatterico, combatte l’inappetenza e rappresenta un ottimo tonico per il sistema nervoso.
Impieghi
I semi di coriandolo rientrano nella preparazione di insaccati nel sud dell’Italia e in alcune salamoie e preparazioni sotto aceto al nord. Si sposano molto bene con la carne di maiale, ma possono essere utilizzati con successo anche per i crostacei. Li troviamo miscelati con altre spezie anche in due delle più importanti miscele: il curry e il garam masala. Ma il loro aroma è facilmente riconoscibile anche nelle blanche, le birre bianche di origine belga dal gusto particolarmente rinfrescante.
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