Uno dei gusti di gelato preferiti dagli italiani è quello alla nocciola. E anche la crema spalmabile più famosa al mondo è base di nocciola. Lo sapevano già i romani che questo frutto della terra ha la capacità di attirare e soddisfare i palati più golosi.
Caratteristiche
In Italia il nocciolo trova una delle sue culle, con oltre 70.000 ettari coltivati, principalmente in Campania, Sicilia, Lazio e Piemonte. Niente a che vedere comunque con la Turchia, che resta il primo produttore mondiale con più di 400.000 ettari in produzione. Il legame con il nostro paese però è forte e lo dimostra anche il nome scientifico, Corylus avellana, con riferimento ad Avella, provincia di Avellino, centro già noto nell’antichità per la produzione di nocciole.
La pianta del nocciolo ha origini dalla zona del mediterraneo e della penisola balcanica, da cui poi si è diffusa un po’ in tutta Europa e nel nord America. Pur essendo ampiamente coltivata, è una delle piante più facili da trovare un po’ in tutta Italia, tanto in campagna quanto nei boschi, grazie alla sua capacità di resistere molto bene all’ombreggiamento. Si tratta di un piccolo albero con un portamento per lo più cespuglioso, specie se tagliato a intervalli regolari, ma che può raggiungere i 10 metri di altezza se lasciato libero di svilupparsi. I fiori maschili sono degli amenti penduli, quelli femminili sono invece minuscoli e quasi invisibili, ma di un bel colore rosso fuoco. La pianta raggiunge il suo massimo splendore in primavera, quando è in piena fioritura ancor prima di emettere le foglie.
Il
Proprietà
Le nocciole sono, come gran parte della frutta secca, un alimento altamente energetico: sono oltre 650 le kcal apportate all’organismo da 100 grammi di prodotto. Elevato anche il contenuto in acidi grassi insaturi, in particolare di acido oleico che rappresenta circa il 75% degli acidi grassi totali. Interessante la presenza di vitamina B ed E, oltre che di oligoelementi quali ferro, rame, zinco e selenio.
Impieghi in cucina
Le più diffuse varianti gastronomiche di utilizzo della nocciola sono il gelato e la crema spalmabile che nacque, pare, in seguito al blocco delle importazioni delle spezie voluto da Napoleone, che causò una penuria di cacao. Per ovviare a questo problema si creò una pasta composta proprio da farina di nocciole e da un 15-20% di nocciole. È del 1946 però l’invenzione tutta piemontese del Giandujot, la crema capostipite di tutte le varianti oggi in commercio. Ma le nocciole finiscono anche nei torroni, nei nocciolati, nei cioccolatini e in innumerevoli prodotti da forno. Non prima però di essere state tostate in grandi forni ventilati. La tostatura è infatti fondamentale per le caratteristiche finali della nocciola, della quale altera il colore, la consistenza e il profilo aromatico.
Ricette
Torta meringata alle nocciole e cioccolato
Mousse al cioccolato fondente e caffè con nocciole pralinate
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This post was last modified by Sara Viterbi on 3 Agosto 2016.
- 3 Agosto 2016 @ 15:19:47
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